Di professione filosofo… Vogliamo rilanciare il ruolo socialmente rilevante della filosofia nel nostro tempo. La riflessività deve diventare una risorsa disponibile nella sfera di vita individuale e di comunità.
La pratica riflessiva in stile filosofico non ha un proprio oggetto definito a priori, né una sfera privilegiata di applicazione. Rappresenta una modalità di approccio alle cose e una prospettiva eticamente connotata che orienta l’azione. Vuole essere una proposta per riconoscere e apprezzare il valore della ragionevolezza e un invito a ricostruirne dal basso l’identità e il senso. In questa prospettiva il “facilitatore della comunità di ricerca filosofica” ha la competenza maieutica di aiutare a generare e a sviluppare la riflessività a partire dall’esperienza corrente.
Evviva la filosofia! “Dobbiamo essere preparati a sentir ripetere pappagallescamente da ogni angolo della comunità pedagogica che il fine dell’educazione è quello di preparare studenti riflessivi e ragionevoli, e che la filosofia può avere un ruolo importante nel realizzarlo. Dobbiamo anche essere preparati ad approcci pseudo-filosofici di ogni genere, che faranno a gara per entrare nelle scuole. Starà a noi dedicarci con energia a distinguere il filosofico dallo pseudo-filosofico, ed il filosofico dal non-filosofico”
[M. Lipman, 1988]